Sigmatismo interdentale: conosciamolo insieme!
Per sigmatismo interdentale si intende un difetto di pronuncia (dislalia) per cui la lingua, nell’articolazione del fonema /s/, si interpone tra le arcate dentarie le quali vengono mantenute lievemente scostate. Durante la realizzazione del suono, dunque, si verifica un’interferenza da parte dell’organo linguale.
Questo difetto di pronuncia (dislalia) è quasi sempre associato ad abitudini viziate, che inducono la lingua a sporgere verso l’esterno. Quando parliamo di abitudini viziate intendiamo: suzione del ciuccio, utilizzo del biberon, suzione del dito o delle guance e onicofagia. Queste abitudini, in generale, sollecitano la lingua a mantenersi tra le arcate dentarie nella posizione tipica del bambino che ancora non ha i denti, mentre succhia il latte. Se, quindi, queste abitudini viziate si perpetuano nel tempo, la lingua potrebbe mantenere tale postura errata anche dopo l’abbandono del biberon o del ciuccio.
Anche la respirazione orale può creare un terreno di attecchimento facile per il sigmatismo interdentale. Lo stare a bocca aperta, infatti, sollecita la lingua ad avanzare tra gli incisivi.
Quando l’interposizione della lingua tra i denti è presente ancora dopo i 7-8 anni, è possibile che il bambino presenti anche una deglutizione ancora di tipo infantile, cioè il pattern deglutitorio non si è sviluppato in adulto ma è rimasto in un assetto infantile.
Il sigmatismo interdentale viene valutato e preso in carico dal logopedista il quale adotta un insieme di tecniche per far sì che la lingua resti in una postura corretta durante l’articolazione. Il logopedista, inoltre, interviene anche nei casi di presenza di abitudini viziate e/o di deglutizione deviata (o infantile): in questo caso si porteranno avanti due lavori in parallelo ossia quello della correzione del difetto di pronuncia e quello della correzione del pattern deglutitorio.
Dott.ssa Logopedista
Chiara Campana