“A cosa giochiamo?” Piccoli spunti per giocare con il nostro bambino
L’autrice Emma Baumgartner, nel suo volume “Il gioco del bambini”, dice: “A casa, a scuola, ai giardini, nei negozi, dovunque si trovino e non appena è possibile, i bambini giocano sia da soli che tra di loro o con gli adulti: il gioco non è soltanto un modo per conoscere il mondo ma è anche una forma di comunicazione, di esperienza emotiva, di azione trasformativa sulla realtà“.
Come si può ben capire, il gioco è un’attività fondamentale per i nostri bambini, a tutte le età: ogni bambino deve avere il diritto di giocare perchè il gioco non è solo divertimento, come erroneamente si può pensare, ma è anche, e soprattutto, un’attività che stimola tutte le cosiddette “funzioni cognitive”. Il gioco stimola l’attenzione, la memoria, la fantasia, le funzioni esecutive, la relazione, le capacità motorie sia grossolane che fini e anche le capacità linguistiche.
Non di rado il nostro bambino ci domanda :”A che gioco giochiamo?” e noi adulti, spesso e volentieri, restiamo quasi “storditi” da questa banale domanda. Per mancanza di tempo e di voglia, siamo infatti portati, in molti casi, ad accendere la televisione, il computer, il tablet oppure il cellulare, strumenti contenenti, effettivamente, una quantità anche infinita di giochi. Ma siamo davvero sicuri che quelli siano i giochi giusti? Quelli che davvero desiderebbe il nostro bambino? Siamo certi che tutti quei colori brillanti e quei personaggi accattivanti giovino al bambino o sarebbe meglio se giocassimo faccia a faccia, con cose concrete e persone reali?
La tecnologia attrae in maniera incredibile, sia i grandi che i piccolini, ed esercita un grande potere su di noi. Tuttavia, per un pò, si potrebbe mettere da parte il cellulare per lasciare spazio alla fantasia, a giochi che stimolano davvero tutti i sensi e che siano una modalità di interazione vera e propria.
Ci sono tantissimi giochi interessanti, molto semplici e altrettanto banali da fare con i nostri cuccioli. Le costruzioni, ad esempio, sono un gioco perfetto per tutti i bambini, a partire dai più piccini perchè stimolano l’attenzione e tutte le funzioni esecutive (pianificazione, risoluzione dei problemi, etc) ed anche le funzioni motorie. Gli incastri e i puzzle per i più grandi rappresentano una modalità ludica eccezionale, per l’attenzione sostenuta e per le funzioni esecutive. Sono molto interessanti anche i giochi di categorizzazione per imparare a distinguere le categorie semantiche come: vestiti, frutta e verdura, cose della casa e del giardino, etc.
Man mano che si diventa grandi si creano poi delle situazioni “di fantasia” usando giocattoli semplici ma efficaci come: i pentolini, la frutta e la verdura di plastica, le bambole o le macchinine.
Ricordiamoci sempre che il parlare durante il gioco è una delle cose più importanti: aiuta a sviluppare il linguaggio e il pensiero!
Il gioco non ha età e, come diceva Pablo Neruda, “Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.”