Perchè i bambini urlano? Inquadramento dei disturbi vocali dell’infanzia

I bambini di oggi sono più esposti, rispetto agli adulti, al rischio di disfonia. La disfonia è sempre un sintomo di alterazione della voce che può essere qualitativa e/o quantitativa. La disfonia può anche essere accompagnata da una modificazione strutturale e/o funzionale degli organi coinvolti nell’emissione vocale. Cosa significa nel concreto? Se la voce viene usata troppo e/o male si possono creare anche delle modificazioni a carico degli organi stessi che producono la voce, ad esempio, possono insorgere edemi o noduli cordali. In particolare, questo tipo di disfonia viene definita “disfunzionale” proprio perchè deriva da un cattivo uso della voce.

I bambini trascorrono gran parte delle loro giornate in ambienti piuttosto rumorosi: si pensi alla scuola, ai parchi, alle palestre e, in generale, a tutti i luoghi di ritrovo. All’interno di questi spazi, il bambino sente l’esigenza di gridare per farsi capire. Il fatto stesso di urlare e le condizioni emotive stressanti possono essere fattori predisponenti all’insorgenza di disfonie.

Il bambino è, dal punto di vista fisiologico, egocentrico e ha bisogno di essere ascoltato proprio in quel momento. L’esigenza di dire qualcosa è sempre impellente e il bisogno di ascolto non può essere procrastinato. Proprio per tali motivi tende ad alzare la voce per sovrastare quella dei compagni in modo da attirare, talvolta, anche l’attenzione degli adulti presenti.

Come affermano Franco Fussi e Marco Gilardone, autori del volume “Clinica della voce”, “i bambini urlano per ritagliarsi a forza il loro spazio vocale” sia in ambiente scolastico e ludico sia, come conseguenza, nell’ambito domestico, con lo scopo di attirare l’attenzione degli insegnanti e dei genitori che a loro è mancata per tante ore durate la giornata.

Al giorno d’oggi, i bambini sono spesso estremamente impegnanti e tavolta sovraccaricati. Resta quindi poco spazio per il gioco libero. Sarebbe di estrema importanza, invece, che si ritagliassero dei momenti di gioco, soprattutto spontaeo che è di vitale importanza durante l’età evolutiva. Questo tipo di gioco rappresenta infatti una valvola di sfogo per tutte le emozioni negative che si accumulano durante la giornata.

Dietro ad una disfonia infantile, quindi, si celano moltissime motivazioni: in primis ci sono sicuramente gli abusi vocali protratti durante molte ore della giornata, ma anche un mondo di disagio che spesso gli adulti non vedono. Come affermano gli stessi autori citati prima, i bambini che hanno una forte tendenza ad urlare e quindi ad essere maggiormente esposti ad un disturbo alla voce “non sono ammalati di urla ma di mancanza di ascolto“.

Parlare, in modo pacato e biunovoco, ed ascoltare sono quindi le due parole chiave, sono concetti estremamente semplici che possono, però, prevenire l’insorgenza dei disturbi vocali nell’età evolutiva.

Bibliografia

Franco Fussi e Marco Gilardone, “Clinica della voce”, Ed. Cortina Torino, 2009.